"Con Palermo c'è sempre stato un rapporto di rabbia e di dolcissima
disperazione. La sento malata e mi fa arrabbiare. Io vorrei andarmene
ma non ci riesco, la amo morbosamente e ho ancora molte cose da
fare nella mia città".
Letizia Battaglia, Palermo febbraio 2016
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Dal 6 marzo all’8 maggio 2016, ZAC ai Cantieri Culturali alla
Zisa di Palermo ospita la grande retrospettiva della fotografa
palermitana Letizia Battaglia, Anthologia, a cura di Paolo Falcone,
con oltre 140 lavori esposti insieme per la prima volta.
La mostra, voluta dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, è
promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo,
in collaborazione con la Fondazione Sambuca, e rientra nell’ambito
delle celebrazioni per gli ottant’anni di Letizia Battaglia,
quale omaggio alla sua straordinaria carriera riconosciuta a livello
internazionale.
Letizia Battaglia è nata a Palermo nel 1935; fin da ragazza ha mostrato l'amore per la sua terra e l'interesse per la fotografia; divenne ben presto "fotografa della mafia", soprattutto tra la fine degli anni '70 e la fine degli anni '80, fermando con immagini crude le uccisioni delle cosche palermitane. Tuttavia, dopo l'assassinio di Giovanni Falcone nel '92, Letizia Battaglia prende le distanze dalla fotografia per occuparsi di altro, soprattutto di politica e dei problemi della sua città. Nel 1985 è stata la prima donna europea a vincere il W. Eugene Smith Award; nel 1996 la regista Daniela Zanzotto ha dedicato un film sulla sua vita, intitolato "Battaglia" e nel 1999 le è stato assegnato il premio di Fotogiornalismo. I suoi attuali interessi sono rivolti alla realizzazione di un Centro di fotografia a Palermo, per metà museo e per metà scuola di fotografia.
Nella mostra palermitana a lei dedicata sono esposte fotografie di grande formato, in bianco e nero, che occupano
l’intero spazio dello ZAC, insieme a videointerviste, libri
sull’artista e materiale inedito che ripercorrono la carriera
di Letizia Battaglia, tra le prime donne fotogiornaliste in Italia,
che ha ritratto i luoghi e le vittime degli omicidi di mafia, ma
anche la vita, i volti e la società palermitana. Immagini
di dolore, povertà, morte, ritratti senza retorica, ma anche gli scatti che immortalano la ricchezza, la speranza e la ribellione
e che disegnano un percorso narrativo in cui le donne, i bambini, la politica,
la mafia, la religione, le processioni, le feste e i numerosi campi
d’investigazione diventano il pretesto per una rappresentazione
oggettiva e unica di un momento storico durato oltre un quarantennio. Molte
le foto meno note, insieme alle immagini di omicidi rimasti senza nome, che sono
frutto di un lungo lavoro di ricerca nei suoi archivi. L’intento
è di offrire allo spettatore una visione complessiva dell’intero
corpo fotografico che attraversa la storia e il costume nazionale. “Una
mostra antologica che mette in luce i diversi aspetti del lavoro
di Letizia Battaglia; concepita come un unicum polifonico dove amore
e dolore, sangue e compassione, tragedia e sogno si mescolano in
un percorso dal forte impatto emotivo, riflettendo il suo coraggio
e la sua grandezza” [Paolo Falcone].
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La conta.
Dopo la Processione dei Misteri gli uomini contano i soldi delle
offerte Trapani, 1992. Courtesy Letizia Battaglia
Palermo, 1978.
Courtesy Letizia Battaglia
Nella spiaggia di
Palermo, 1986
Courtesy Letizia Battaglia
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La mostra è accompagnata da un esteso volume, edito da Drago, che raccoglie l’intero corpus fotografico della mostra, con un testo introduttivo di Paolo Falcone e interventi di importanti esponenti internazionali del mondo della fotografia, del giornalismo, della cultura, della politica: Francesca Alfano Miglietti, Roberto Andò, Lorenzo Baldo, Attilio Bolzoni, Giovanna Calvenzi, Christian Caujolle, Andrea Cusumano, Sarah Cosulich Canarutto, Pippo Delbono, Nino Di Matteo, Helen Doyle, Donna Ferrato, Marta Gili, Melissa Harris, Graciela Iturbide, Gisela Kayser, Saverio Lodato, Simona Mafai, Dacia Maraini, Antonio e Patrizia Marras, Leoluca Orlando, Fred Ritchin, Giovanni Senzani, Alexander Stille, Wim Wenders, Daniela Zanzotto, Franco Zecchin. (CS)
Quartiere Borgo Vecchio, la polizia ha appena ucciso un giovane che stava fuggendo
Palermo, 1986
Courtesy Letizia Battaglia
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