Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno XII - n.51 - Gennaio-marzo 2017
GALLERIE IN RETE 
PROPOSTE DI ARTE CONTEMPORANEA

"LAVORO IN MOVIMENTO".
Video d'artista per raccontare la società e il lavoro
di Carmelita Brunetti



Yuri Ancarani, Il Capo, 2010. Single Channel video, 15'. MAST collection. Courtesy of the artist and Gallery ZERO, Milano



La bellezza di un mezzo “extra – artistico”, come la videocamera, è quella di filmare i momenti più importanti e significativi della nostra vita sociale, lavorativa e privata.  I frame dei video regalano a ciascuno di noi immagini artistiche ed estetiche, oltre che di carattere sociale. Per comprendere meglio l’importanza che ha un filmato, un documentario o un reportage, facciamo un salto a Bologna nella città della “Torre degli Asinelli”,  per vedere la mostra intitolata “LAVORO IN MOVIMENTO. Lo sguardo della videocamera sul comportamento sociale ed economico”. Si tratta di 18 video realizzati da 14 artisti internazionali. Questa collettiva nasce al MAST e serve a far riflettere sulle diverse condizioni di lavoro e della produzione di diversi prodotti che si immettono nel mercato. La rassegna è curata da Urs Stahel ed è aperta al pubblico fino al 17 aprile 2017.
Mentre guardiamo i video si ha la possibilità di entrare velocemente nelle diverse dinamiche sociali e comprenderne le diverse realtà legate all’interculturalità e alla rapida trasformazione di un mondo ormai globalizzato e liquefatt,o come direbbe il noto sociologo e filosofo polacco, da poco scomparso, Zygmunt Bauman.


Chen Chieh-jen. Single Channel video, 31'9". Courtesy of the artist




Pieter Hugo, Permanent Error, 2010. Video installation with 10 monitors. MAST Collection. Courtesy of the artist and PRISKA PASQUER GALLERY, Cologne




Le opere in mostra offrono immagini intense degli ambienti di lavoro e di commercio, dall’attività artigianale di un singolo individuo alla produzione di massa, dal lavoro umano a quello robotizzato, dalla produzione di energia a quella di beni e servizi high-tech, dallo sviluppo del prodotto alla contrattazione commerciale, dalle sfide di natura legale alle questioni strutturali ed esistenziali legate al sistema finanziario. 
La Fondazione MAST ha riunito, per questa occasione, opere che affrontano tematiche importanti, come quelle sociali, realizzate dagli artisti che meglio rappresentano il dialogo tra l’arte contemporanea e il sociale. Si tratta infatti degli artisti: Yuri Ancarani, Gaëlle Boucand, Chen Chieh-jen, Willie Doherty, Harun Farocki / Antje Ehmann, Pieter Hugo, Ali Kazma, Eva Leitolf, Armin Linke*, Gabriela Löffel, Ad Nuis, Julika Rudelius e Thomas Vroege.
Il percorso visivo si presenta ricco di immagini suggestive e coinvolgenti come quelle delle grandi vette innevate dell’artista Yuri Ancarini, e altre molto significative e narranti una società diversificata e mutevole, un mondo sempre più globalizzato e poco "sognato". Il curatore Urs Stahel spiega: "Viviamo in tempi in cui la realtà è una dimensione in movimento – la percepiamo come un insieme di piani paralleli che si affiancano, si susseguono, si sovrappongono. La mostra ne traccia un resoconto visivo attraverso una selezione di video che si configurano come piccole galassie, nelle quali la singola opera ha un valore autonomo, ma trova il suo significato soprattutto in relazione alle altre, di cui diventa di volta in volta commento, critica, o tacita risposta. L’intensità spesso toccante, la forza e la ricchezza di queste immagini in movimento restituiscono con forme, meccanismi narrativi e linguaggi visivi diversi, l’evoluzione del mondo del lavoro e della nostra vita”.




Ad Nuis, oil & Paradise, 2013. 2 Cchannel video, 30' circa. Courtesy of the artist and PARADOX.



Carmelita Brunetti, specializzata in Psicologia dell'arte, Direttore Responsabile della rivista "Arte Contemporanea".


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