Tra i diversi castelli con ruolo difensivo che arricchiscono la provincia di Parma, la Rocca di Sala Baganza è un dimora antico feudo, interessante per la sua storia legata a nobili famiglie di conti e duchi fin dal XIII secolo, come i Sanvitale e i Farnese, sostituiti nel 1700 dai Borbone.
E stata abitata da donne famose, come l’eroina Donatella Rossi, Barbara Sanseverino e la figliastra Eleonora, cantate da Tarquato Tasso, Maria Amalia d’Asburgo Lorena che fece costruire un casino di caccia e infine la Duchessa di Parma Maria Luigia, ospite nella dimora per un lungo periodo. Nel 1804 la Rocca e i terreni adiacenti vennero inclusi nella lista dei beni del pubblico demanio da assegnarsi ai benemeriti delle campagne napoleoniche; soltanto dal 1988, dopo l’acquisizione di una porzione della Rocca da parte del comune di Sala Baganza, il castello cominciò ad avere una nuova vita. Riaperta al pubblico da 20 anni, la Rocca di Sala Baganza ospita eventi culturali e concerti, ma la bellezza delle sue decorazioni interne attira pubblico da tutta Europa: qui vi sono gli affreschi di Orazio Sammachini, Ercole Procaccini e Cesare Baglione, artisti cinquecenteschi, inoltre La Rocca è arricchita da un grande giardino settecentesco recinto da mura dell’epoca. I pregevoli affreschi e gli stucchi ricordano la mitologia greca e le storie antiche: i racconti dell’Eneide dipinti da Procaccini, i miti di Ercole di Sammarchini, le decorazioni a grottesche in uso nel Rinascimento, commissionati dalla seconda moglie di Gilberto IV Sanvitale, musa ispiratrice nella seconda metà del ‘500 della ricca vita intellettuale di corte, sono testimonianze preziose di secoli di storia e di cultura.
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