Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno XIX - n.79 - Aprile - giugno 2024
IL PIACERE DELL'ANTICO  

CAPOLAVORI SVELATI

La rigenerazione culturale della Rocca Sanvitale di Sala Baganza (Parma)
di Artemisia
 




La Rocca Sanvitale a Sala Baganza (PR)


Tra i diversi castelli con ruolo difensivo che arricchiscono la provincia di Parma, la Rocca di Sala Baganza  è un dimora antico feudo, interessante per la sua storia legata a nobili famiglie di conti e duchi fin dal XIII secolo, come i Sanvitale e i Farnese, sostituiti nel 1700 dai Borbone.
E stata abitata da donne famose, come l’eroina Donatella Rossi, Barbara Sanseverino e la figliastra Eleonora, cantate da Tarquato Tasso, Maria Amalia d’Asburgo Lorena che fece costruire un casino di caccia e infine la Duchessa di Parma Maria Luigia, ospite nella dimora per un lungo periodo. Nel 1804 la Rocca e i terreni adiacenti vennero inclusi nella lista dei beni del pubblico demanio da assegnarsi ai benemeriti delle campagne napoleoniche; soltanto dal 1988, dopo l’acquisizione di una porzione della Rocca da parte del comune di Sala Baganza, il castello cominciò ad avere una nuova vita. Riaperta al pubblico da 20 anni, la Rocca di Sala Baganza ospita eventi culturali e concerti, ma la bellezza delle sue decorazioni interne attira pubblico da tutta Europa: qui vi sono gli affreschi di Orazio Sammachini, Ercole Procaccini e Cesare Baglione, artisti cinquecenteschi, inoltre La Rocca è arricchita da un grande giardino settecentesco recinto da mura dell’epoca. I pregevoli affreschi e gli stucchi ricordano la mitologia greca e le storie antiche: i racconti dell’Eneide dipinti da Procaccini, i miti di Ercole di Sammarchini, le decorazioni a grottesche in uso nel Rinascimento, commissionati dalla seconda moglie di Gilberto IV Sanvitale, musa ispiratrice nella seconda metà del ‘500 della ricca vita intellettuale di corte, sono testimonianze preziose di secoli di storia e di cultura.




Alcune decorazioni a grottesche


Alcuni degli affreschi cinquecenteschi in restauro





Un telamone marmoreo nei pregevoli interni della Rocca Sanvitale
Il 22 maggio scorso è stato presentato nella Rocca il progetto di recupero e valorizzazione dell'appartamento del duca Antonio Farnese, promosso dall'Associazione "Parma, io ci sto!" e dal Comune di Sala Baganza, progetto che costituisce un momento significativo per far tornare alla piena fuizione un luogo culturale di pregio artistico. L'intervento si inserisce nel solco dell'attenzione alla rigenerazione in chiave culturale del territorio parmense da parte di "Parma, io ci sto!", che si impegna nel rivitalizzare i numerosi luoghi d'arte che lo contraddistinguono e che intende contribuire a rendere la Rocca un luogo identitario e sempre più aperto ai suoi cittadini, come anche a tutto il pubblico che vorrà visitare il Bene culturale. Adagiata sulle prime colline dell' Appennino, sin dalle lontane origini la Rocca è una struttura in perenne trasformazione che oggi si vuole recuperare per promuovere un impegno fattivo nei confronti del territorio, anche e soprattutto a favore delle future generazioni.



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