Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Rivista bimestrale - Anno II - Nov./dic. 2006, n.6
NOTIZIE ed EVENTI  

ARTE e SOCIETA'


La Via Francigena: “i cammini del cielo”
di Alessandra Berruti




"... gran parte de' cristiani che allora
viveano, feciono il detto pellegrinaggio,
così femmine come uomini, di cotanti e diversi
paesi, e di lungi e d'appresso. E fu la
più mirabile cosa che mai si vedesse..”
G. Villani




La via Francigena: 938 chilometri di strada, 1348 bivi da interpretare, 145 comuni da attraversare.
Un viaggio attraverso le strade d'Europa segnato dai passi di moltitudini di pellegrini, sospinto dal fervore della fede e dalle ragioni dello spirito. Questo percorso, che unisce l'Europa da Canterbury a Roma, fulcro della cristianità, e da qui giunge in Terra Santa, nacque da un primo percorso, voluto dai Longobardi nel VI secolo, in particolare per collegare Pavia, la capitale del loro regno, con la città dei Papi attraverso il percorso di Monte Bardone.
Nei secoli VII e VIII fu via di comunicazione di grande importanza soprattutto sul piano economico e commerciale: era il percorso di mercanti, uomini politici, anche vagabondi; ma accadde qualcosa di particolare, quando i molti pellegrini presero a percorrerla per ragioni prettamente spirituali, trasformandola in un itinerario mistico, scopo dell'intera esistenza terrena. Partivano per assolvere ad un voto dal lontano Santiago di Compostela in Spagna o da Mont Saint Michel in Normandia ; quando il loro viaggio aveva come meta finale Roma, amavano definire quella strada “Romea”. Per alcuni il viaggio proseguiva sino a Gerusalemme, divenendo una lunga peregrinatio ad loca sancta! . Ad accentuarne il carattere “sacro” le innumerevoli abbazie sorte lungo il percorso, abbazie regie, all'inizio, ovvero sottratte al controllo della Chiesa, luoghi fortificati, ma anche poveri ostelli per il ricovero di una notte. E bastava una notte, una sera raccolti intorno al fuoco dei camini, per scambiarsi informazioni, notizie, emozioni, paure e speranze, dando vita così a dei veri e propri cenacoli culturali. Chi arrivasse da Mont Saint Michel, dopo aver percorso tutta la Francia, dalla Normandia fino alle porte della città di Pietro e di Paolo, molto aveva visto e molto aveva da raccontare. E chi fosse partito da Santiago di Compostela era stato testimone della quotidianità della vita della Spagna, della Francia mediterranea, dei percorsi del Nord d'Italia. Lettere ed arti, lingua e costume furono influenzati da questo grande movimento della società cristiana medioevale e la Via, dunque, percorsa da migliaia di pellegrini, come da re e da mercanti, segna ancor oggi in maniera particolare ed assolutamente unica un modo di fare esperienza di fede e di prendere coscienza dell'Europa, della sua storia e della sua cultura. E' per queste ragioni che il Consiglio d'Europa nel 1994 l'ha dichiarata “Itinerario culturale” conferendole poi, nel dicembre 2004, la menzione di Grande Itinerario Culturale europeo!
Da questa “coscienza” dell'unità dei popoli e dell'importanza di un evento che ha contrassegnato la civiltà medioevale, testimoniando l'identità culturale europea, nasce il progetto dell'Associazione Civita, dal titolo La via Francigena in Toscana e Lazio. La quotidianità della fede, la straordinarietà del viaggio, che ha l'ambizione di proporre alcune soluzioni per mettere a sistema le tante azioni che interessano la via Francigena, in collaborazione con l'Associazione Europea delle Vie Francigene. Il progetto di Civita, reso possibile grazie al sostegno dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Banca CR Firenze e della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, ha il fine di valorizzare e promuovere il tracciato toscano e laziale. Ecco perciò la prima pubblicazione prevista dal progetto: ” Le soste dei pellegrini lungo la Via Francigena: Toscana e Lazio. La quotidianità della fede, la straordinarietà del viaggio”, curata dal Prof. Renato Stopani, direttore del Centro Studi Romei dei Firenze, che delinea la complessa storia della Via, costellata di luoghi di sosta, approdi spirituali e metafore di accoglienza e conforto per i pellegrini e non, che sentano, oggi come allora, il bisogno di ripercorrere un cammino di fede, di scoperte naturalistiche e di arte, tanto antico quanto ricco di memorie.
Una seconda pubblicazione La valorizzazione della Via Francigena. I percorsi, l'accoglienza, l'offerta culturale , a cura di Sandro Polci, è invece un supporto agli Enti locali, che intende definire le linee guida per l'informazione ed i servizi utili per l'itinerario. Infine una guida pieghevole, destinata al pellegrino, costituirà un valido e pratico aiuto per il viaggio , affinchè si possa, grazie ad essa, rintracciare anche visivamente i percorsi e gli approdi possibili.
Parte importante del progetto sono inoltre due conferenze, svolte a Roma e a Firenze, in occasione delle quali sono stati consegnati riconoscimenti ad alcune personalità attivamente impegnatesi a favore della valorizzazione e della fruizione della Via. Civita ha infatti contribuito al riconio degli antichi Ducati in oro di Papa Giulio II e delle medaglie realizzate per il V Centenario di fondazione del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia.
Al di là dell'ufficialità dell'evento, questa lodevole iniziativa propone a noi tutti, navigatori di internet e viandanti di strade elettroniche, un consiglio che non va assolutamente trascurato: lasciamo stare il mouse, indossiamo un paio di scarpe comode ed uno zaino ed andiamo a vedere con i nostri occhi il nascere di un'alba sugli antichi sentieri della via Fancigena. Viaggi lenti, vissuti nel silenzio, ascoltando i rumori del bosco ed il respiro della natura, come i ritmi della nostra vita interiore e chissà, forse anche il bisbigliare degli innumerevoli pellegrini che ci hanno preceduto nel tempo. Un modo nuovo per fare turismo e cultura.

 
Pontremoli (Massa Carrara): veduta del ponte sul torrente Verde






Veduta della "Posta" di Radicofani (Siena)






Lucca, Cattedrale di S. Martino: lapide con il labirinto






Selciato della via Cassia nei pressi di Montefiascone (Viterbo)






Capranica (Vt), lunetta del portale del Duomo, ricollocata sull'Ospedale.
 
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