Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Rivista bimestrale - Anno V - n.18 - Primavera 2009
NOTIZIE ed EVENTI


Capolavori del Prado al "microscopio"

di Alessandra Berruti



“… il vedere dell' osservatore non é un ingenuo atto della sensibilità, ma é un saper vedere, una vista guidata dall' intelletto: quindi se il ragionamento da solo é inefficiente, é anche vero che diventa efficace se unito alla esperienza… ” (Leonardo da Vinci)


Visitare il Museo spagnolo “El Prado” è sicuramente un'esperienza intellettuale di grande valore, fruire direttamente e dal vivo di un' opera d'arte è un momento di incomparabile bellezza che consiste anche nel vivere l'atmosfera di un museo, avere la possibilità di muoversi e di osservare un quadro da diversi punti di vista, esperienza non certamente paragonabile al guardare una sua riproduzione fotografica o digitale. Ma da oggi si può andare oltre, si può osare l'inosabile, si può “vedere” un quadro da vicino dalla stessa ottica che si otterrebbe con il naso attaccato alla tela, senza l'inconveniente di far scattare gli allarmi del museo. E dopo averla potuto ammirare a distanza di sicurezza, rivedere l'opera talmente da vicino da riuscire a scorgere il tocco del pennello di Velazquez, le crepe della vernice in un quadro di Goya o i piccolissimi dettagli nascosti su di una tela di Bosch ed emozionarci ancora. Non possiamo negare che anche questa sarebbe una mirabile esperienza per la nostra mente e se tutto ciò sia possibile solo grazie ad una sofisticata tecnologia ed alla ricerca pionieristica che Google Earth ha messo al servizio dell'arte, non possiamo che esserne incuriositi ed estasiati, tanto più che il frutto di questa ricerca è alla portata di tutti, dal computer di casa nostra!
Per ottenere i sorprendenti ingrandimenti di quindici tra le più famose opere esposte al Prado di Madrid, sono state scattate 82.000 foto in mega-alta-risoluzione, scomponendo i quadri in riquadri di circa 7 cm ognuno; una volta avvenuta la dissezione fotografica dell'opera, questa è stata poi ricomposta come fosse un puzzle digitale.
In questo modo ogni volta che ci si avvicina con lo zoom digitale ad un particolare del quadro, esso si può ingrandire fino a raggiungere una qualità microscopica che lascia intravedere anche le cuciture della tela, senza distorsioni d'immagine grazie ai 14 mila-megapixel di risoluzione.
Tutto ciò che sfugge al nostro occhio e che fino ad ora era accessibile solo alla vista microscopica dei restauratori, degli studiosi e dei critici e, non dimentichiamolo, dell'autore, ora è visibile anche all'osservatore, all' amante dell'arte. Parliamo, ad esempio, delle lacrime che scorrono su un volto e della pupilla che riflette minuscoli bagliori di luce bianca, divina forse, nella “Deposizione” di Van Der Weyden; la piccola ape dipinta con meticolosa perfezione anche se assolutamente invisibile ad occhio nudo, posata sul fiore bianco centrale nelle “Tre Grazie” di Rubens; gli accoppiamenti fantastici di uomini e donne nudi tra le uova nel “Giardino delle delizie” di Bosch o la pelle dell' Infanta di Spagna ne “Las Meninas” di Velazques, solo per citare qualcuna delle 15 opere che finora sono a disposizione nel sito. Il progetto, e noi lo speriamo, potrebbe essere esteso ad altri capolavori dello stesso museo e ad altri musei del mondo: un accesso facile all'opera d'arte per promuovere cultura e amore per la bellezza che “sola può cambiare il mondo”.
I pareri sono come sempre discordanti in merito all'uso della riproduzione anche se tecnologica: alcuni sostengono che l'evento potrebbe impigrire i fruitori e che comunque le due esperienze sono diverse ed incomparabili; altri affermano più entusiasticamente che questa è la nuova strada per la democratizzazione dell'arte.
Noi crediamo, per dirla con Leonardo, che “…in natura come nei frutti dell'ingegno umano, non ci sono un male e un bene nettamente distinti : la natura stessa delle cose dipende dall' uso che ne facciamo”.
 

www.museodelprado.es

Juan de Flades, La crocefissione

El Greco, Il cavaliere con la mano al petto

Velasquez, La famiglia di Filippo V

José de Ribera, Il sogno di Giacobbe

Goya, Il 3 maggio del 1808 a Madrid: la fucilazione

Beato Angelico, L'annunciazione

Raffaello Sanzio, Il cardinale

Tiziano Vecellio, Ritratto di Carlo V a cavallo

Giambattista Tiepolo, Immacolata Concezione
Roger van der Weyden, La deposizione

Hyeronimus Bosch, Il giardino delle delizie

Pieter Paul Rubens, Le tre grazie

Albrecht Dürer, Autoritratto

Rembrandt, Artemisia

Anonimo, Oreste e Pilade

 

Un particolare al "microscopio"


  Istruzioni per navigare:
Aprire Google Earth, selezionare il livello Edifici in 3D nel pannello in basso a sinistra, e digitare “Museo del Prado” nella casella di ricerca, apparirà la ricostruzione in 3D del museo, dove poter cliccare sull’icona dei quadri per visualizzare e ammirare i capolavori a schermo intero e la scheda tecnica dell’opera, eseguire lo zoom per vedere l'opera d'arte in dettaglio ad altissima risoluzione in ogni suo minimo dettaglio. In alternativa si può utilizzare anche Google Maps, ma da qui l’accesso ad alta definizione è limitato ad una sola opera al giorno, inserita a rotazione nel sito stesso. Per visualizzare tutti e 14 i capolavori sarà necessario aver installato Google Earth.

 

L' immagine è tratta dal video promozionale messo a disposizione da Google Earth per la diffusione del progetto.

Alessandra Berruti, laureanda in Conservazione dei Beni Culturali ed Artistici presso l'Università di Viterbo.


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