Fino al 28 ottobre prossimo il capolavoro attribuito al Caravaggio,
II sacrificio di Isacco, viene esposto nella chiesa dei Santi
Bartolomeo e Giusto di Legoli, piccolo borgo medievale del comune
di Peccioli (Pisa), immerso nella campagna toscana e pieno di bellezze
naturali e artistiche, come la splendida cappella di Santa Caterina
che conserva gli affreschi di Benozzo Gozzoli.
Curatore scientifico della mostra è Luigi Carofano, che ha anche curato la presentazione al pubblico dell'opera, poi completata dagli interventi degli studiosi caravaggeschi Alberto Cottino e Federica Gasparrini.
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"Il Sacrificio di Isacco (a lume di notte)",
proveniente da una raccolta di Napoli, passò per una vendita di
Christie's a Roma il 13 aprile 1989 quale copia di Caravaggio. Le
pessime condizioni della tela, a causa delle vernici ossidate, impedivano
uno studio accurato, e fu lo storico dell'arte Maurizio Marini,
a seguito di dettagliate indagini a raggi x e dopo una prima pulitura
del quadro, ad attribuire il dipinto a Michelangelo Merisi, tesi
poi sostenuta da molti autorevoli esperti di Caravaggio. L'opera
attualmente fa parte della collezione Cremonini, ed è già stata
esposta in importanti mostre, tra le quali quella trapanese, curata
da Sir Denis Mahon, Caravaggio. L'immagine del divino (Museo
Regionale di Palazzo Pepoli, 2008). Successivamente è stata esposta
a Varese (Musei Civici di Villa Mirabello, 2008), a Malta (Galleria
Archeologica Nazionale, 2009), a Castelvetro (Oratorio di Sant'Antonio
da Padova, 2009) e a S. Maria Tiberina (Museo Civico del Castello
Bourbon del Monte, 2010). |
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Il sacrificio di Isacco: Caravaggio (?), 1603/5
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Dopo l'esposizione del capolavoro attribuito al Merisi sono
state inaugurate le personali (dedicate al Caravaggio) di Stefano
Stacchini e Renato Frosali, entrambi artisti presenti al Padiglione
Italia della Biennale di Venezia del 2011. "Affogati alla frutta"
il titolo dell'esposizione di Stacchini presso la struttura dei
"Lavatoi Pubblici" di Legoli, "Caravaggio sottointonaco" quella
di Frosali presso "La Fattoria", altro edificio appena recuperato
e messo a disposizione del Paese. Entrambe le mostre saranno visibili
fino al 21 ottobre prossimo.
Durante la serata inaugurale, il 21 settembre scorso, presso l'anfiteatro
di Legoli, la compagnia teatrale Malatheatre ha messo in scena i
tableaux vivant delle più importanti opere di Caravaggio, riscuotendo
grande successo di pubblico.
Secondo la storica dell'arte Francesca Cappelletti " Il sacrificio
di Isacco" attribuito al Caravaggio, mostra un'impronta più
classica rispetto all'opera omonima degli Uffizi, dove il linguaggio
dell'artista lombardo si mostra più consono ai consueti toni
drammatici, soprattutto nella figura di Isacco, ma anche in quella
dell'angelo. Malgrado tali differenze, altri indagini cronologiche
dovranno chiarirne la retta collocazione nell'itinerario caravaggesco;
così si esprime la Cappelletti sull'opera in oggetto: "...Dal
punto di vista delle suggestioni stilistiche, il quadro si presenta
più avanzato e maturo (rispetto alla tela degli Uffizi):
la luce è limpida, talvolta fredda e cristallina.."
(da "Caravaggio. Un ritratto somigliante", di Francesca
Cappelletti, Electa, 2010, pagina 125).
Dunque un'esposizione da vedere e da godere, malgrado altre certezze
potranno in seguito aggiungersi alla corretta valutazione del bellissimo
dipinto.
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