A Roma, presso la Galleria d'arte Spazio 120, si è inaugurata
con successo una mostra a due voci; personalità artistiche
diverse, ma in qualche modo contigue nel sentimento dell'esistenza
e nella fascinazione che sempre lo spettacolo del mondo e gli eventi
hanno prodotto sulla loro ispirazione.
L'arte di Alessandro Kokocinski e Anne Donnelly è il risultato
di due vite protese verso la ricerca della libertà, mai dome
nel loro girovagare ricco di storie, avventure e passioni struggenti.
Artista dal talento eccezionale, Kokocinski è presente da
anni nei musei e nelle collezioni pubbliche di tutto il mondo.
Nei suoi lavori genio e capacità tratteggiano dramma e poesia;
il realismo visionario che caratterizza le sue opere riesce a scandagliare
la vita dell'uomo fino a toccarne i recessi dell'anima. Tormento
ed estasi fuoriescono dal segno e dai colori del Maestro, vanno
oltre, fino a raggiungere il cielo e l'inferno che ogni uomo ha
dentro di sé.
Sono in esposizione carte, sculture e tele in gran parte inedite,
che forniscono una visione completa della produzione artistica di
Kokocinski.
Pittrice di origine irlandese, Anne Donnelly unisce ad un'elegante
raffinatezza tecnica un'intensa potenza espressiva. Le opere a china
e ad olio presentate in questa mostra descrivono atmosfere fuori
dallo spazio e dal tempo, raccontano il viaggio e il mondo vissuto
dall'artista insieme al marito e scrittore Carlo Mazzantini, trasportandoci
nell'affascinante ambientazione del suo ultimo incompiuto libro
"L'italiano di Tangeri".
"Anne Donnelly è un'anima capace di illuminare il presente
da lontano, il ciclo della vita come un cerchio magico. In lei nemmeno
una piuma di purezza è andata persa. Come l'alba che libera
le cose dal buio." (Margaret Mazzantini).
Presentata dalla scrittrice Margaret Mazzantini, la mostra, curata
da Raffaella Renzi e Cristian Porretta, è visibile a Roma,
presso la Galleria d'arte Spazio 120 fino al 11 novembre 2012.
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