Giulia Spernazza, serie "frail nature". Galleria RvB Arts. Roma |
Giulia Spernazza è un nuovo giovane talento che da alcuni anni si è imposta nell’ambito dell’arte contemporanea attraverso molteplici esposizioni; la sua scultura offre la dimostrazione tangibile di una ricerca originale che si esplica in realizzazioni di pittoscultura pregne di poetica ispirazione e di invenzioni di forme e contenuti. La recente mostra romana presso RvB Arts, intitolata “COSIMO”, è un omaggio al testo di Italo Calvino “Il barone rampante” da parte di due artiste, Giulia Spernazza scultrice e Alessandra Carloni pittrice, che hanno mostrato due modi alternativi e ugualmente vitali di reinterpretare un romanzo di successo.
Giulia Spernazza rilegge plasticamente l’opera di Calvino mettendo in evidenza la fragile figura del protagonista, il barone Cosimo Piovasco di Rondò, solitario scrutatore del mondo, che decide un bel giorno di vivere separato dalla vita comune non soltanto per isolarsi ma anche per ribadire dall’alto della sua casa-albero la propria interpretazione dell’esistenza e degli eventi. Un racconto surreale e pieno di profonde metafore che Giulia Spernazza ripropone nelle sottili sagome umane fatte di cera che vivono sugli alberi, totalmente immerse in un mondo naturale con cui si legano in volontaria simbiosi. La capacità d’immedesimarsi nella tematica calviniana traducendo con delicatezza il senso di comunione panica di Cosimo con la natura, rivela da parte della giovane scultrice una raffinata sensibilità evocativa, sia quando l’immagine del protagonista è da solo a riflettere fra rami e sabbia sia quando dialoga a distanza con il suo amore, Viola, figura fugace e imprendibile. Nei diversi momenti della ricostruzione scultorea del testo calviniano Giulia Spernazza riesce a creare ogni volta atmosfere estatiche e sospese, ricche di silenzi e apportatrici di meditazioni profonde: elementi di natura consunti dal tempo, come vecchi rami abbandonati, si integrano alle piccole sagome in un unicum di emozioni e stati d’animo ineffabili. Nelle opere di Giulia rivivono suggestioni colte dall'arte di Alberto Giacometti riscontabili nelle esili e immateriali figure plastiche, quasi fantasmi da cui sprigiona una lieve inquietudine, una tensione morale suggerita anche dall’estenuazione delle linee di contorno dei fragili corpi agognanti l’infinito.
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Giulia Spernazza: legno e cera |
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G. Spernazza, Cosimo sull'albero (part.)
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I visi delle figurine, privi di fisionomie riconoscibili anche quando sono realizzate in dimensioni maggiori, fanno tornare alla mente le creazioni in cera di un grande del ‘900: Medardo Rosso, soprattutto per il minimalismo dei tratti e per l'ndecifrabilità dei lineamenti. Tuttavia il senso di disfacimento delle cose, tema centrale dell’ispirazione di Rosso, non è presente nell’opera di Spernazza la cui arte sa raggiungere alte vette di poesia nella rilevanza concessa all’elemento naturale: ogni sua immagine, infatti, fa emergere non tanto lo struggente divenire delle cose quanto il senso del mistero e l' intimo abbandono alla volontà di esistere. Sono i rami spogli di improbabili alberi o i prolungamenti di braccia-rami ad evidenziare il desiderio di trascendere la banale quotidianità e di esprimere un sentimento di liberazione dell’immagine dalla propria fisicità.
Come il pianista che traducendo in musica uno spartito, inevitabilmente trasfonde nella sua performance anche la propria sensibilità, così la riproposizione in una diversa forma d’arte di un’opera letteraria di grande spessore, come quella di Calvino, riesce a diventare nuova quando un artista è capace di rileggerne il senso profondo con spirito creativo. A Giulia Spernazza e ad Alessandra Carloni, protagoniste della mostra “COSIMO”, auguriamo il successo che meritano sia nel presente sia nel proseguimento della loro attività artistica.
La mostra “COSIMO” si sta svolgendo a Roma presso la Galleria RvB Arts, creata da Michele von Büren, che promuove l'Accessible Art. La direttrice della Galleria scova talenti emergenti e organizza mostre ed eventi con lo scopo di far conoscere l'arte contemporanea in maniera divertente e informale, rendendola anche 'abbordabile' da un punto di vista economico.
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G. Spernazza, Frail moment, cera-legno-acrilico |
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G. Spernazza, Frail soul in a freail box
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Brevi note biografiche.
Giulia Spernazza č nata a Roma nel 1979. Nel 2008 ha conseguito con il massimo dei voti il Diploma Accademico in decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Espone in diverse mostre personali e collettive in gallerie e presso luoghi istituzionali. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio Adrenalina 3.0 nella categoria Installazioni e nel 2011 ha ottenuto la mansione speciale della giuria al concorso Roma Restyle per la sua opera "Essere Umano".
Alessandra Carloni č nata nel 1984 a Roma dove vive e lavora; dopo essersi diplomata all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 2008, si č laureata in Storia dell'Arte Contemporanea. Dal 2009 partecipa a mostre personali e collettive in tutta Italia vincendo nel 2013 il premio per la pittura Basilio Cascella. Parallelamente si dedica alla pratica dei "murales" aggiudicandosi attraverso concorsi la realizzazione di interventi sui muri in diverse cittā.
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