Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno XX - n.83 - Aprile - Giugno 2025
NOTIZIE ed EVENTI


Mantova. PALAZZO TE compie CINQUECENTO ANNI!

a cura della redazione
 


 


La Fondazione Palazzo Te si prepara a celebrare il Cinquecentenario di un luogo di meraviglia, nato dal genio di Giulio Romano e dall'ascesa di Federico II Gonzaga. «Palazzo Te riverbera una dimensione utopica, che costituisce un segnale straordinario nella transizione culturale e politica del suo tempo e risuona potentemente nella contemporaneità – spiega Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione –. Questo luogo, proprio per la sua valenza simbolica ormai fortemente sedimentata, è "patrimonio" di tante diverse comunità. È rammemorazione, ma anche scoperta, che risuona da lontano e parla al presente. E il racconto, fondamentale, che esso propone è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio». La straordinarietà di Palazzo Te si presenta come un unicum nella storia delle committenze gonzaghesche e delle realizzazioni di Giulio Romano: iniziato nel 1525 e concluso nel 1535, luogo di corte, intimità e festa, il palazzo ospita due volte l'imperatore Carlo V e, per la sua magnificenza, accompagna la nomina del Gonzaga a Duca. La sua architettura, intercalata a pittura e letteratura, disegna un luogo in cui le drammatiche trasformazioni politiche del tempo si rispecchiano in un'agenda umanistica e politica. «Celebriamo i 500 anni di Palazzo Te carichi di nuove sfide e progetti per il futuro, perché compito della politica non è capire cosa sei ma cosa sarai e cosa vuoi essere come comunità <– dichiara il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi –. E noi vogliamo continuare a costruire una città con un forte senso di comunità, di civiltà, di bellezza». In questo Palazzo-Wunderkammer l'omaggio all'Antico e la reverenza per il Gonzaga si intrecciano in uno spartito colto e raffinatissimo di rimandi letterari e mitologici, sapientemente pensati per provocare meraviglia: due opere immortali di Giulio Romano, ovvero la Favola di Amore e Psiche, la Caduta dei Giganti. Il tema delle Metamorfosi ovidiane e quello del rapporto con la Natura si sono rivelati capaci di rinnovare lo sguardo parlando all'oggi e raccogliendo il testimone di laboratorio di idee e bellezza delle sue origini.


Jacopo Zucchi
Amore e Psiche
1589
olio su tela, cm 173x130
Roma, Galleria Borghese (inv. 10)
© Galleria Borghese / foto Mauro Coen

Il ricco programma di eventi inizia il 29 marzo 2025 con il riallestimento delle sale introduttive, arricchito da una selezione di capolavori del Rinascimento. Con prestiti dal Museo del Louvre, l'Albertina di Vienna, il Museo del Prado, la Galleria Borghese e gli Uffizi, l'esposizione Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te, curata da Claudia Cieri Via, è stata concepita in dialogo con gli affreschi del palazzo per esaltare l'importanza di Palazzo Te come opera d'arte totale e far emergere gli innumerevoli riferimenti che possono scaturire da una lettura più approfondita dei tanti temi che custodisce. L'esposizione Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te è articolata in 8 sezioni: Le favole di Ovidio; La ciclicità del tempo; Virtù, Eros e Potere; Eros, Ibridazioni e Sublimazione; L'ordine delle stelle; Superbia, Punizione e Violenza; Metamorfosi e Performances dell'arte nella natura; Dal caos al cosmo: L'Antico, la Storia, i Trionfi. Il percorso espositivo presenta opere dello stesso Giulio Romano e di altri Maestri come Tintoretto, Correggio, Jacopo Zucchi, Rubens, Nicolas Poussin, fino al contemporaneo Giuseppe Penone. «La metamorfosi coinvolge anche la vita degli esseri umani, degli animali e delle piante, per arrivare a ibridazioni, deformazioni e cambiamenti ravvisabili anche nella letteratura e nell'arte contemporanea – dichiara Claudia Cieri Via, curatrice della mostra – In questa prospettiva, è stata scelta un'opera come Dafne di Giuseppe Penone, un artista che lavora sulla materia vivente con vigore esemplare e totalizzante, così come rivelano le annotazioni poetico-filosofiche che accompagnano i suoi disegni. Questa compenetrazione tra natura e materia, tra arte e poesia, emerge in modo molto affine nell'operato sia dell'artista quanto di Giulio Romano».




Antonio Allegri, detto Correggio
Danae
1530-1531
olio su tela, cm 158x189
Roma, Galleria Borghese (inv. 125)
© Galleria Borghese / foto Mauro Coen





Pieter Paul Rubens
Ratto di Proserpina
1614-1615
olio su tavola, cm 38x67
Parigi, Musèe du Petit Palais (inv. PDUT954)
CC0 Paris Musées / Petit Palais, musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris


Culmine delle celebrazioni sarà ad ottobre il progetto espositivo di Isaac Julien per gli spazi delle Fruttiere, che verranno riaperte dopo un accurato restauro. Con la curatela di Lorenzo Giusti, Julien attinge al fascino di Palazzo Te per creare un’opera originale in continuità con la potenza immaginifica della dimora gonzaghesca, dimostrando di essere ancora fonte di ispirazione per grandi artisti internazionali.
Dopo aver esposto in templi dell’arte contemporanea e aver ricevuto il premio Semaine de la Critique al Festival di Cannes, l’Artista britannico presenta a Mantova un’opera nata dal confronto con il ciclo di affreschi di Giulio Romano, in collaborazione con University of Santa Cruz. Julien interroga il tema della Metamorfosi nella cultura contemporanea, in assonanza con Giulio Romano, interpretando Palazzo Te attraverso il rapporto passato/presente e Uomo/Natura, per realizzare una videoinstallazione multicanale di dimensioni ambientali.
Restituendo la dimensione scenografica di festa, di macchina teatrale per celebrazioni che Palazzo Te ebbe sin dall’inizio, alla fine del 2025 Marco Balich e il Balich Wonder Studio proporranno al pubblico un labirinto negli spazi del Giardino dell’Esedra. Questo dedalo gonzaghesco vuole rappresentare un percorso fisico ma anche un viaggio metaforico e concettuale in cui mondi effimeri, specchi e trompe l’oeil, sfidano gli spettatori in un gioco tra finzione e limiti della percezione.
La programmazione include un fitto calendario di concerti di musica classica e contemporanea, performance teatrali, spettacoli di danza, reading, residenze per artisti e laboratori didattici, declinati sul tema delle Metamorfosi. Il Cinquecentenario di Palazzo Te è promosso dal Comune di Mantova, prodotto e organizzato da Palazzo Te con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana e Fondazione Comunità Mantovana, con la media partnership di Gruppo Editoriale Athesis, con il supporto tecnico di Aermec, con il supporto di Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, in sinergia con Mantova città d’arte e di cultura.



INFO MOSTRA
Lara Facco P&C
Lara Facco | lara@larafacco.com | tel. +39 349 2529989



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