Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno XIII - n.55 - Gennaio - marzo 2018
IL MUSEO A CIELO APERTO 


Scoprire la Sardegna: Torre di Porto Corallo
Non solo location per un selfie…
di Angelica Porcu




Villaputzu (SU). TORRE CORALLO



Nell’era in cui Internet con i social networks è diventata parte integrante della vita di un gran numero di individui, è possibile notare come la quantità più rilevante delle immagini legate alla Sardegna sia collegata al mare con panorami mozzafiato e variopinti che mostrano l’indiscussa  bellezza dell’Isola. Tuttavia attraverso un’attenta analisi del panorama costiero isolano è possibile notare che questa terra millenaria non offre solamente scenari naturali da “postare” sui social; è infatti possibile osservare come lungo la costa siano state erette una serie di torri realizzate nei secoli passati, testimonianza di quella che era l’architettura militare nell’isola.
Fra le numerose architetture militari si annovera la Torre costiera di Porto Corallo, collocata nel territorio del Comune di Villaputzu (SU), una struttura maestosa risalente al XVI secolo, la cui denominazione indica che la zona veniva frequentata dai pescatori di corallo. La struttura fu eretta in un luogo strategico, nei pressi della foce del Flumendosa, fiume che conduceva all'antica città di Sarcapos (1), i cui resti sono stati individuati nei pressi di Santa Maria di Villaputzu. La costruzione militare aveva lo scopo di difendere il territorio dai nemici provenienti dal mare ed era in contatto visivo con le torri di Monte Rosso a Nord e Salinas a Sud.




Torre Corallo, (part) le mensole di pietra








Torre Corallo (part.)


Edificata fra il 1592 e il 1599, secondo i documenti d’archivio la struttura doveva essere ancora in buono stato nel 1720; in seguito, fra il 1777 e il 1782 la Torre venne quasi completamente ricostruita e subì ancora altri interventi fino al restauro contemporaneo del 1984. E’ possibile osservare come la struttura, nel suo aspetto attuale, sia in parte un rifacimento della costruzione spagnola e abbia una forma cilindrica lievemente svasata nella zona inferiore, con un ingresso aperto a 6 metri e mezzo da terra, accesso raggiungibile tramite una scala in pietra aggiunta nel XIX secolo, mentre a coronamento dell’edificio si trovano delle finestre che anticamente erano feritoie. Le uniche decorazioni originarie rimaste nel sito sono le mensole di pietra che reggono le garitte e le troniere.
Al 27 luglio 1812 risale il principale evento bellico nel quale si vide coinvolta la Torre di Porto Corallo, un attacco barbaresco condotto da una flotta tunisina che fu però respinto.
Attualmente l’edificio si presenta in buono stato di conservazione ed è possibile visitarne gli interni in occasione di mostre temporanee. Architettura e natura si presentano innanzi ai visitatori in un connubio perfetto: si rimane incantati dalla bellezza del paesaggio nel quale è inserita l’imponente struttura che è ricca di storia e cultura, testimone di battaglie e di strenue difese, ma anche di rimaneggiamenti strutturali adeguati ai tempi e alle diverse contingenze storico-politiche.

(1) Sarcopos è un sito d'origine punica e poi romana, dove è venuta alla luce un'antica necropoli a seguito di una campagna di scavi nel 1966.



Parte dell'ampio panorama visibile dalla Torre


Angelica Porcu, laureata in Beni Culturali; nel 2016 ha conseguito la Laurea Magistrale in Storia dell'Arte. Collabora con riviste d'arte contemporanea on line




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