Roma. Panoramica dei Fori dal Campidoglio e dal Tabularium
|
In una valle in origine paludosa e depressa, distesa tra Campidoglio e Palatino, si è sviluppato fin dal VII sec. a.C. il Foro Romano, una piazza destinata all'inizio al commercio e agli affari, ma anche alle attività politiche e religiose. Tuttavia, grazie all'espansionismo di Roma in età repubblicana cominciano a sorgere nel Forum portici e teatri, le prime basiliche, il Lapis Niger, luogo inviolabile in pietra nera ritenuto la tomba di Romolo, fondatore della Città, e santuari come quello dedicato a Saturno (ristrutturato nel I sec. a.C.) di cui oggi restano in situ 8 colonne e parte del frontone. Con l'affermazione della supremazia della Civiltà romana nel Mediterraneo e nel vicino Oriente l'attività edilizia si fa incessante: si erigono nuovi templi e 4 imponenti basiliche; nell'età di Silla si ricostruisce il Campidoglio e nasce il Tabularium, l'archivio per la conservazione degli atti ufficiali e, oltre alla nuova Curia, sede del Senato, Cesare attua ampliamenti che trasformano il Foro in un luogo destinato soprattutto ad esaltare l'importanza della dinastia Iulia.
|
Il Colosseo o Anfiteatro Flavio sorge al limite del Foro Romano, 72/80 d. C.
|
|
Le 8 colonne e parte del frontone del Santuario dedicato a Saturno, I sec. a. C.
|
Nei 4 secoli dell'Impero il vasto spazio si arricchisce di edifici che esprimono appieno la maiestas e la magnificentia dell'architettura romana: ne sono testimonianza le 3 colonne rimaste in piedi del tempio augusteo di Marte Ultore, le 9 colonne corinzie del tempio di Vespasiano e Tito e il pronao esastilo di quello di Antonino Pio e Faustina *. Tra le rovine dei Fori Imperiali spiccano i resti delle basiliche, la Colonna istoriata e gli Archi di trionfo, tipologie architettoniche in cui il genio romano rivela la propria originalità connettendo l'utile al bello secondo un modello culturale ed estetico che è l' espressione pregnante dell'egemonia dell'Impero. La basilica (basilikòs o sala regia) è un edificio pubblico con funzione di tribunale e luogo d'affari; di forma rettangolare, coperto, a due piani con ampie finestre, è diviso all'interno in navate da file di colonne, termina sui lati brevi con emicicli ed è delimitato esternamente da porticati che agevolano il libero accesso dei cittadini. Una curiosità: sui gradini delle basiliche sono state ritrovate incisioni di giochi, come dama e filetto, realizzate da chi in attesa delle cause soleva ingannare il tempo!
|
| L'interno del Colosseo: il luogo dell'arena con i sotterranei e la cavea con le gradinate per gli spettatori
|
Il tempio di Saturno e l'arco di Trionfo di Settimio Severo, III sec. d. C. |
|
E' nota l'importanza della basilica nella storia dell'architettura: semplice e solenne, la sua pianta sarà utilizzata nella chiesa cristiana con l'aggiunta di un vano che taglia il primo perpendicolarmente a formare una croce. Pochissimo ciò che rimane visibile delle Basiliche Emilia e Giulia, meglio conservati i resti della imponente basilica Ulpia, divisa in 5 navate, fatta costruire dall'imperatore Traiano (II sec. d.C.) ai piedi del Quirinale, su cui si affacciano i Mercati Traianei, complesso ideato da Apollodoro di Damasco. Destinati a uffici amministrativi e di servizio, i Mercati si sviluppano su sei livelli degradanti ottenuti tagliando la sella che univa il Quirinale al Campidoglio e terminano con un ampio emiciclo. Nel sontuoso Foro svetta ancora intatta la Colonna Traiana (114 d. C.), alta 42 m., un capolavoro che come un libro scolpito nel marmo celebra le due campagne di conquista della Dacia. Impostata su un alto piedistallo che conteneva l'urna aurea con le ceneri dell'imperatore, scavata all'interno, la colonna istoriata è un'invenzione tutta romana che documenta i momenti salienti della guerra dacica mediante un fregio a spirale un tempo policromo!
|
| A destra le tre colonne del tempio di Marte Ultore, I sec. d. C. In fondo il Colosseo e l'arco trionfale di Tito, I sec. d. C.
|
L'arco di Costantino, IV sec. d. C. Sorge tra Palatino e Celio , sulla via dei trionfi imperiali |
|
Opera del Maestro delle imprese di Traiano, formata da blocchi di marmo di Carrara, la colonna è caratterizzata da un rilievo che si snoda per 200 m. attorno ad essa narrando con inesauribile inventiva le esortazioni dell'imperatore alle truppe, l'attraversamento di fiumi e foreste, le sconfitte ma anche le vittorie dei fieri nemici Daci. "Quivi era storiata l'alta gloria del roman principato" - scrive Dante Alighieri nel Purgatorio e similmente alla colonna anche l'Arco di Trionfo, sotto cui sfilava l'imperatore con le truppe e il bottino della vittoria, è monumento-simbolo inneggiante alla potenza conquistatrice di Roma!
Se l'Arco di Tito (I sec. d.C.), che Domiziano eresse in onore del fratello vincitore della guerra contro i Giudei, è il più antico del Foro, il più fastoso è l'Arco di Settimio Severo (III sec. d. C.), testimonianza della campagna contro i Parti. Costituito da tre fornici, alto 20 m. e arricchito sull'attico da una quadriga bronzea (oggi perduta), è decorato con 4 colonne su ogni facciata e con rilievi di battaglie, immagini di divinità fluviali e allegorie.
"Posso dire di aver sentito solo a Roma cosa sia veramente un uomo" : così confidava all'amico biografo il poeta e letterato Jilliam Wolfang Goëthe, letteralmente rapito dai resti archeologici di Campo Vaccino, nome con cui all'inizio del 1800 s'indicava ancora l'area dei Fori per molti secoli utilizzata come zona di pascolo. Nel secolo dei Lumi gli illustri viaggiatori del Grand Tour dinanzi alla solennità dei ruderi dei Fori a buon diritto affermavano: "più affascinante della Bellezza è la rovina della bellezza"!
|
L'Arco di Trionfo di Settimio Severo, III sec. d. C.
|
|
La Colonna Traiana, marmo di Carrara, 114 d. C.
|
*Il Tempio è divenuto dall’ VIII secolo la chiesa di S. Lorenzo in Miranda
|
Bruna Condoleo, storica dell'arte, giornalista, curatrice di mostre e di cataloghi d'arte
|
|