Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno XVIII - n.77 - Ottobre - dicembre 2023
IN MOSTRA 


UGO COSSU. Le forme del pensiero etico

di Gabriella Sbardella



Il Museo Fondazione Venanzo Crocetti, sito in Roma, ospita dal 7 ottobre 2023 la mostra" UGO COSSU. Le forme del pensiero etico", con 32 lavori polimaterici, frutto di una lunga elaborazione dell'Artista che data fin dal 2010. Curata dagli storici dell'arte Gabriele Simongini e Bruna Condoleo, che nel catalogo hanno presentato e commentato la nuova produzione del Maestro sardo, la mostra espone opere inerenti alle problematiche più urgenti dell'età in cui viviamo, espresse con un linguaggio geometrico e aniconico che rivela novità e profondità interpretative. Si riportano qui di seguito alcuni stralci tratti dai testi critici presenti nel bel catalogo edito da De Luca Editori d'Arte.

"Sono ricchissime e intense, ma distillate attentamente - spiega Gabriele Simongini  nella sua presentazione - le esperienze simboliche del vissuto e della realtà che innervano le opere di Ugo Cossu, fin dall’infanzia sarda a contatto con la più grande scultrice di ogni epoca, quella Natura che modella le metamorfiche rocce dell’isola con la pioggia, il vento e il trascorrere del tempo. E Cossu, per certi aspetti, rientra nel novero degli artisti che hanno preso linfa dalla Natura, non in senso mimetico o rappresentativo, ma in senso generativo. Cossu riesce, infatti, a padroneggiare un ribollente coacervo di ricordi, sensazioni, fremiti, percezioni, desideri, indignate rivolte etiche, mutandolo in forme precise, nette, assemblate con altrettanto rigore compositivo, senza lasciarsi mai dominare dall’ansia biografica, illustrativa, didascalica.




Ugo Cossu. Via delle conce, 2010, legno, cartoncino,refrattario, tessuto, cm 67x180x8

Eppure ogni forma nasce da una fervida immaginazione e da unintuizione cristallina, ma non tanto da situazioni e memorie personali (si pensi, fra le rare eccezioni, a Via delle conce, in cui affiora attraverso sapienti microstorie l’agglomerato di case lungo il fiume a Bosa, città natale), quanto piuttosto da un’attenta disamina sociale, a cui rimandano titoli e temi sottesi a molte opere esposte ora al Museo Crocetti: da Il fine giustifica i media, riflessione plastica sulla spregiudicatezza assoluta dei massmedia simboleggiati dai quei quadrati che richiamano gli schermi televisivi, a Gioventù bruciata, sulla crisi devastante di valori che sta falcidiando le vite di tanti giovani schiavi della retorica tecnologica e dell’apparire senza freni promesso dai social."
Nella raffinata disamina delle opere Simongini chiarisce: “Uno degli aspetti più convincenti di tutti questi lavori, che uniscono pittura, assemblaggio, scultura e anche poesia visiva, sta nel distillare le esperienze personali trasformandole in situazioni universali e sociali in senso ampio. Quando la vocazione alla sintesi di Cossu si esplicita con ancora maggior forza, come avviene ad esempio in Emergenze con quella sorta di cornice che affiora progressivamente dal piano in una virtualità spaziale densa di implicazioni simboliche, ci rendiamo conto chiaramente della sua capacità di formalizzazione totalizzante eppur innervata da una riflessione sentita e non di rado preoccupata sulle direzioni prese dalla nostra società”. E conclude il critico  “Se  unissimo tutte le sue opere, su una sola gigantesca parete, non si ripetono mai, sono sempre diverse, incredibilmente, perché ognuna ha la propria ragion d’essere nell’inconscio, nella memoria, nella mano e nel pensiero etico di questo artista libero, autentico, vitale, appartato ma attentissimo alle emergenze della nostra epoca, così confusa e disorientante”.(G. Simongini)
Gioventù bruciata, 2015, legno, cartoncino, cemento 84x101x5,5





Emergenze, 2013 legno, 59x59x8


Il fine giustifica i media, 2014 legno cartoncino 100x100x7


"Il lungo iter artistico di Cossu , la sua passione per la scultura e per la pittura- recita Bruna Condoleo- sono testimonianza di un'instancabile ricerca e di una riflessione estetica che lo sospingono alla sperimentazione continua. L'amore per la forma plastica, il fascino delle civiltà antiche, soprattutto quelle mediterranee e precolombiane, non lo hanno mai abbandonato, tuttavia le opere esposte in questa mostra sono il risultato di una graduale astrazione di forme create dalla mente dell'Artista che divengono esse stesse una realtà nuova. Cossu dipinge e scolpisce svincolato dal contingente, sospinto dalla conquista di un ordine e di un equilibrio di linee danzanti nello spazio, di forme geometriche, di linee, punti e segni che s'intrecciano, s'inseguono, s'intersecano armoniosamente. Attratto dai materiali aulici della tradizione, come marmo e bronzo, durante la sua attività non ha mai smesso di studiare i materiali più diversi, dal legno ai metalli meno nobili, come ferro e latta, dal cartoncino ai tessuti, e ciò gli ha consentito di ideare opere in cui è la materia ad essere soggetto e oggetto perché è essa stessa a produrre vibrazioni, contrasti e armonie, stasi e movimento.



Sussurri e grida, 2023 legno e cartoncino 72x72x12


Colpi di fioretto e di spada, 2017 ferro 63x152x28





Esaltando le qualità tattili, luministiche e cromatiche dei materiali scelti, spesso logorati dall’uso, come accade per il legno, ma pieni perciò di vissuto, egli costruisce in forme astratte metafore del divenire umano.
Le sue euritmiche composizioni traducono spesso realtà immateriali, visioni suggerite da intuizioni poetiche. Il tessuto aniconico della sua arte, infatti, non preclude l’immaginazione poetica: In Voci, suoni e rumori in piazza, ad esempio,  dalle emozioni provate durante una giornata particolare trascorsa nella piazza di Lucca scaturisce un lavoro d’intenso lirismo dove linee e punti sono paragonabili a note di uno spartito musicale! Ritmo, equilibrio, ordine strutturale, rapporti cromatici in suggestiva armonia sono caratteri essenziali delle sue opere, i cui titoli sono sempre illuminanti delle sensazioni provate dell’Artista e nel contempo esprimono il suo pensiero sull’età contemporanea, esaltando i valori della cultura, di una serena convivenza e di impegno civile".


La mia isola, 2010 legno- refrattario 110x110x7,5


Sorrisi e stracci, 2019 legno cartoncino tessuto ferro latta 117x117x5




Così la curatrice conclude la sua presentazione: "Se, infatti, alcune opere vivono di suggestioni e di memorie d'infanzia, di ricordi della terra natia, di attimi di felicità semplice e genuina, come si evince in Sorrisi e stracci, altre tavole, i cui titoli sono singolari paronomasie, traducono riflessioni su alcune problematiche odierne: dal degrado ambientale allo strapotere arrogante dei media, dal flagello della droga alle violenze sulle donne, dall'inumanità della guerra agli egoismi e alle sofferenze esistenziali. In ogni dipinto/scultura Cossu crea griglie ordinate entro cui si dispongono losanghe, triangoli, forme sghembe, punti e spirali, mai riuniti in un caotico associazionismo, ma ordinatamente assemblati in schemi ritmici. Tale geometria dell'invisibile, pur non riflettendo la realtà, ne restituisce l'intensità dell'effetto emotivo, come accade in Colpi di fioretto e di spada, Un grido nel vento, Sussurri e grida. In La mia isola, che non si riferisce alla Sardegna, ma è metafora poetica del mondo della propria creatività, l'Artista presenta un hortus conclusus, luogo esclusivo della propria intimità e dell'ispirazione artistica, che racchiude con la solennità di un geroglifico le forme della sua arte: profili arcaici, figure totemiche, oggetti quotidiani o scaturiti dalla fantasia, bianche reliquie di una storia personale ricca di valori morali, di sentimenti autentici e di emozioni profonde." (B. Condoleo)


La mostra UGO COSSU. Le forme del pensiero etico, inauguratail 7 ottobre negli spazi suggestivi del Museo Venanzo Crocetti, sito in Roma, si concluderà il 18 ottobre 2023.
Orari del Museo. Dal lunedì al venerdì: 11-13/15-19; sabato 11-19; domenica chiuso. Ingresso libero- tel: 0633711468

info mail: cossugo50@gmail.com




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