Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno IX - n.40 - Aprile - giugno 2014
GALLERIE IN RETE 
PROPOSTE DI ARTE CONTEMPORANEA

Sironi e la Grande Guerra
di Carmelita Brunetti



Quest’anno, in cui ricorre il centenario della Prima Guerra Mondiale, una interessante mostra collettiva, organizzata dalla Fondazione Carichieti a Chieti, vede capofila l’artista “melanconico” Mario Sironi assieme ai Maestri del Novecento europeo, e attraverso immagini commoventi e ironiche ripercorre i momenti più significativi della grande Guerra. La mostra, curata da Elena Pontiggia, ha per titolo “Sironi e la Grande Guerra. L’arte e la prima guerra mondiale: dai futuristi a Grosz e Dix”, e resterà aperta fino al 25 maggio 2014. Sfilano, nelle ampie sale del museo, più di cinquanta opere realizzate dagli artisti Balla, Carrà, Leger, Grosz, Dix, Previati, Nomellini, Bucci, Viani, Dottori, Cangiullo, Funi, Carpi, Campigli, Cascella, Bonzagni, Marussig, Previati, Depero e Sironi, cui è dedicata una sala. Considerando le opere di quest’ultimo si ha modo di scoprire l’anima della mostra e riflettere sulla sua visione politica, attraverso le vignette satiriche contro gli Austro-tedeschi, realizzate nel 1915-1918. In queste satire, tutte molto espressive, dal notevole effetto plastico, si intuisce il forte malessere psicofisico di Sironi, oltre alla speranza nella vittoria condivisa da parte di tutti gli italiani. Intrigano l’occhio dell’osservatore le tavole “Sarabanda Finale” o “La Scimmietta”, realizzate per la rivista “Il Montello”, diretta da Bontempelli, perché invitano a riflettere sulla condizione di malessere in cui la società viveva ai tempi della guerra. Spesso Sironi veniva criticato dai fascisti per il modo di disegnare le figure, come i soldati e gli ufficiali, goffe e con occhi troppo grandi. Malgrado la componente vignettistica e satirica, la sua arte è stata, però, essenzialmente lirica, forse troppo profonda per essere compresa dalla mentalità fascista.


Otto Dix, Cadavere sul filo spinato, Fiandre-1924-acquaforte-cm30x24,3




Anselmo Bucci, l'addio, cm 90x112



Il percorso espositivo della mostra si apre al confronto con l’arte europea, attraverso le opere dei maestri del Novecento, come Léger nei I giocatori di carte, 1915; Otto Dix, in Cadavere sul filo spinato 1916; Grosz in Il tragico 1917, tutti dipinti ispirati al dramma inumano della guerra e ai suoi danni. Non mancano, come già detto, gli artisti italiani: i futuristi Balla, Carra, Depero, Prampolini, Dottori, e ancora Bonzagni, Campigli, Viani, il cui bellissimo ritratto del “Soldato Austriaco”, dal tratto deciso ed espressivo, diventa l’emblema della sconfitta.
Le opere che catturano maggiormente l’ attenzione sono: la “Vittoria alata”, dipinta da Sironi nel 1935, per l’Aula Magna dell’Università La Sapienza a Roma, e “Soldati”, del 1936. Com’è noto Mario Sironi (Sassari 1885/ Milano 1961) fu artista ispirato, forse il più originale del movimento “Novecento Italiano” sviluppatosi negli anni ’20 e oltre; si dedicò alla pittura, all’affresco, al mosaico e pubblicò nel ’33 il Manifesto della pittura murale. Famose e originali le sue vedute di quartieri industriali, di periferie grigie e desolate, che oltre alla caratteristica malinconia, rivelano nell’impianto compositivo l’influsso dell’arte rinascimentale, sia nel classicismo delle forme che nel gusto della prospettiva lineare.
La mostra ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e rientra nel programma ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale 2014/2018. Ha ricevuto inoltre il Patrocinio della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, della Presidenza del Consiglio Regionale Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti. La rassegna è corredata da un catalogo Allemandi, con un saggio storico della storica dell’arte Elena Pontiggia.



Lorenzo Viani, Soldato Austriaco-1927, matita,300x195




Mario Sironi, Sarabanda finale, Il Montello, 15 Ottobre 1918, 60 X 57





Carmelita Brunetti, specializzata in Psicologia dell'arte, Direttore Responsabile della rivista "Arte Contemporanea".
e-mail:
carmelita.arte@libero.it


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