Mi aggiro in punta di piedi, entusiasta, nello studio della pittrice
Assunta Mollo (nata a Cosenza nel 1962), per vedere la sua ultima
produzione artistica. Di fronte alle sue pitture penso alla poetica
e allo stile dell'espressionismo tedesco, la corrente nata grazie
al vissuto degli artisti. La sua arte, infatti, nasce dalle proprie
esperienze personali, dall’amore per l’arte nutrito
sin da piccola e dai drammi legati alla salute compromessa dalla
malattia del Parkinson. Alcuni studi scientifici condotti sui parkinsoniani
hanno dimostrato che la terapia dopaminergica potrebbe indurre a
un talento innato di tipo artistico. La Mollo, però, si dimostra
sin dalla giovane età brava nel disegno, quindi la pittura
in questa fase delicata della sua vita diventa una terapia che allevia
le sofferenze inflittele dalla malattia. Nei suoi dipinti colpisce
la scelta di interpretare con stile primitivo ed espressivo soggetti
che vivono la realtà che la circondano, sia essa triste o
felice. Come per gli espressionisti tedeschi anche per la Mollo
le metropoli, la vita di strada stimolano riflessioni sulla solitudine
dell'uomo, sull'alienazione dell'individuo, sull'immoralità
dilagante. Il suo segno incisivo ricorda quello di Kirchner in "Scena
di strada berlinese", in cui la gamma cromatica acida e accentuata
diventa anche per la nostra artista il tratto distintivo e caratterizza.
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Sguardi, tecnica mista su cartone, 2014
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Se gli impressionisti cercano di fissare un'impressione fugace sulle
loro tele e si dedicano a ritrarre la realtà esteriore, l'Espressionismo
guarda all'emozione, alla sensualità, al raggiungimento di
un'espressione efficace, capace di stimolare e coinvolgere lo spettatore.
Il dipinto “Sguardi” del 2014 esprime un senso di angoscia
e di disagio esistenziale: gli occhi, protagonisti della scena,
dipinti in forme dilatate su corpi filiformi, scrutano e guardano
le ipocrisie della società. Quest’opera esercita una
forte influenza sulla psiche; essa, inoltre, è capace di
far riflettere sulla condizione dell’uomo, cosi fragile di
fronte al dolore e sempre in lotta con l’Io e l’Es.
“Solidarietà”, invece, nasce dal desiderio primitivo
di portare il fruitore verso la conoscenza e l’ascolto dell’altro.
Esso non è come “l’Urlo” di Munch un’analisi
introspettiva, ma un’umana sofferenza in cui l’altro
è invitato alla comprensione e alla solidarietà. La
composizione è ben strutturata, in primo piano campeggiano
tre figure femminili primitive, dal segno infantile con occhi di
gusto picassiano; non a caso Picasso è un artista molto amato
dalla nostra pittrice!
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La taranta, 2012
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Solidariertà, 2013
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Lo sfondo presenta scritte in inglese per
rendere ancora più provocatoria l’opera. La “Taranta”
interpreta gli umori e gli stili di vita del sud Italia, la tradizione
popolare, l’amore per il rito, tutti aspetti che fanno parte
della ricerca artistica della Mollo caratterizzata da segni energici
e forme geometriche scomposte ma ben orchestrate. Il tutto sembra
quasi dettato da un' urgenza di riempire lo spazio vuoto del supporto.
Un bisogno di colmare le sofferenze, un desiderio di esorcizzare,
attraverso il gesto rapido del colore: questo diventa, perciò,
un calmante, un catalizzatore di nuove emozioni. Assunta Mollo è
una donna empatica e il suo rapporto con l’arte si basa non
soltanto sulla passione, ma sulla crescente voglia di innovare guardando
alle avanguardie. Fra gli artisti contemporanei la Mollo conquista
buone posizioni nel panorama dell’arte attuale: sublimare
e esorcizzare il dolore attraverso la creatività diventa
un’occasione di rinascita sia per l’artista che per
l’osservatore! |
Carmelita Brunetti, specializzata in Psicologia
dell'arte, Direttore Responsabile della rivista "Arte Contemporanea".
e-mail:
carmelita.arte@libero.it
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