Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno XVIII - n.77 - Ottobre - dicembre 2023
GALLERIE IN RETE 

Roma. Warhol - Serial obsession
a cura della redazione

 

La Galleria delle Arti sita in Roma dal 5 ottobre al 23 dicembre 2023 dedica una mostra a “Warhol -  Serial obsession”, un omaggio alla più celebre delle opere di Andy Warhol, il volto di Marilyn Monroe, una delle icone più famose del cinema americano. Sono esposte le 10 serigrafie  stampate dalla Sunday B. Morning nel 1985, timbrate e firmate dallArtista. Ad affiancare la suite di Marilyn saranno esposti 2 dei 4 ritratti di ‘Ludwig Van Beethoven’ e 4 dei 10  ‘Flowers’, serigrafie firmate a matita sul retro, che rappresentano quattro fiori bianchi, simboli di candore, vulnerabilità  e memento mori.
“L’attrazione che provo nel lasciare che le immagini si ripetano e ripetano all’infinito manifesta la mia convinzione: sprechiamo la maggior parte delle nostre vite a guardare invece che ad osservare” (A. Warhol). L’”ossessione seriale”, la ripetizione quasi compulsiva del Maestro della Pop Art non smette di stupirci neanche negli anni Duemila. Mascherandosi sotto una superficialità disarmante, Warhol ha in realtà predetto con la sua arte la società cannibale della comunicazione e del consumismo nella quale oggi viviamo.
“Ai primi d'agosto del 1962 cominciai con le serigrafie. Volevo qualcosa di più forte, che comunicasse meglio l'effetto di un prodotto seriale. Con la serigrafia si prende una foto, la si sviluppa, la si trasferisce sulla seta mediante colla e poi la si inchiostra, cosicché i colori penetrano attraverso la trama salvo che nei punti dove c'è la colla. Ciò permette di ottenere più volte la stessa immagine, ma sempre con lievi differenze. Tutto così semplice, rapido, casuale: ero eccitatissimo. Poi Marilyn morì. La cosa migliore di una fotografia é che non cambia mai, anche quando le persone in essa lo fanno; morì quello stesso mese, e mi venne l'idea di trarre delle serigrafie da quel suo bel viso, le mie prime Marilyn”. Così lo stesso Warhol (1928 – 1987) racconta la genesi della serie di Marilyn, basate sulla foto scattata da Gene Korman per la bobina del film Niagara. "La cosa migliore di una fotografia è che non cambia mai, anche quando le persone in essa lo fanno" (A. Warhol).

 



Andy Warhol, Beethoven 390,1987, serigrafia su carta museale, 57x57cm


Andy Warhol, Beethoven 392,1987, serigrafia su carta museale, 57x57cm
Dalla tragica morte di Marilyn Monroe, causata da un'overdose di narcotici la notte tra il 4 e il 5 agosto 1962, Andy Warhol inizia a produrre molteplici opere che hanno come protagonista l'attrice. Warhol è così interessato a mostrare nelle sue opere prodotti di largo consumo che non può perdere l'occasione di mostrare l'attrice come un altro prodotto della cultura popolare; in questo modo crea un'opera sulla giovinezza e sulla morte stessa. Per mano di questo creativo, nato da un'umile famiglia di origine polacca, l'arte cambia inesorabilmente il suo volto, presentandosi come un fenomeno legato al mercato e alla pubblicità, dove l'apparenza è più importante della sostanza, dove si crea per le luci del presente e ci si distacca dal concetto di eternità. L'icona di Marilyn personifica il culto della celebrità, della bellezza e del glamour di Hollywood, ma dopo la sua prematura scomparsa, diviene l'emblema della solitudine e della promessa non mantenuta del sogno americano. Le opere esposte sono un esempio eccezionale della sua tecnica distintiva, la serigrafia, in cui Warhol ha saputo sfruttare abilmente la ripetizione enfatizzando l'uso audace dei colori e i contrasti cromatici, diversi da una serigrafia all'altra, usando colori complementari come il blu, il rosso, il verde, l'azzurro e il rosa. Il ritratto di Marilyn Monroe, rispetto al singolo modulo non ha alcuna resa spaziale tridimensionale, infatti, in quanto immagine iconica, la sua lettura deve essere immediata.




Andy Warhol, Marilyn 11.22, 1985, serigrafia su carta museale, 91,4 cm x 91,4 cm

Andy Warhol, Marilyn 11.23, 1985, serigrafia su carta museale, 91,4 cm x 91,4 cm

Andy Warhol, Marilyn 11.24, 1985, serigrafia su carta museale, 91,4 cm x91,4 cm

Andy Warhol, Marilyn 11.26, 1985, serigrafia su carta museale, 91,4cmx91,4cm

Andy Warhol, Marilyn 11.29, 1985, serigrafia su carta museale, 91,4cmx91,4cm


L'immagine è, quindi, bidimensionale e si staglia contro un fondo uniforme che la ritaglia e la mette immediatamente in evidenza già a partire dalla sua sagoma molto riconoscibile. Warhol sfrutta una delle immagini più celebri di Monroe, quella per la pubblicità del suo film d'esordio, Niagara del 1953, film in cui il personaggio dell'attrice muore tragicamente. La scelta di utilizzare un'unica foto sempre uguale per le opere ha un significato ben preciso; secondo Warhol per rappresentare l'attrice scomparsa è ideale utilizzare un'immagine statica, questa in particolare perché crea una maschera, truccata e ben pettinata, che rende l'attrice immortale.
"Flowers" del 1964 (in mostra 4 delle 10 serigrafie) è un dipinto ad acrilico e inchiostro serigrafico su tela per il quale l'Artista parte da una fotografia a colori di fiori d'ibisco scattata da Patricia Caulfield e pubblicata sulla rivista Modern Photography nel giugno dello stesso 1964. Warhol adatta l'immagine, la ritaglia e la distorce trasformandola e rendendola puramente grafica. Reitera più e più volte la stessa fotografia raccontando di un mondo consumistico e frettoloso, facendo assurgere la ripetizione ossessiva ad arte. L'opera è una denuncia, un monito contro tutto ciò che è effimero e fuggevole.
Lo straordinario furore creativo del genio "Ludwig van Beethoven ", lo stesso di cui parla Goethe nei suoi scritti, si fa spazio in un quadro, l'unico del musicista realizzato dal vivo: tutto quello che sappiamo dei lineamenti del celebre compositore tedesco è racchiuso nell'olio su tela realizzato nel 1820 da Joseph Karl Stieler, artista di corte dei re bavaresi. Warhol, nella sua "ossessione seriale", rielabora e ripete anche questo quadro con la sua tecnica. Sono in mostra 2 dei 4 ritratti di 'Ludwig Van Beethoven'.
L'interessante mostra "Warhol - Serial obsession" si svolge nella Galleria delle Arti, sita nel quartiere romano di San Lorenzo, uno spazio culturale a 360° che prevede eventi e conferenze sull'arte onde promuovere manifestazioni di diversa natura, come concerti, presentazioni di libri e proiezioni. In bocca al lupo al nuovo sito espositivo!


Info:
Orario: giovedì e domenica ore 18.00-22.00; venerdì e sabato ore 18.00-23.00
Ingresso con formula "Up to you"
Ufficio Stampa: Paola Saba, +39 338 4466199, paolasaba@paolasaba.it



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