Autorizzazione Tribunale di Roma n. 378 del 30/09/2005
 
Work in progress - Anno XIV - n.61 - Luglio - settembre 2019
GALLERIE IN RETE 

i COLORI DEGLI ETRUSCHI
di Artemisia


Alla Centrale Montemartini tesori di terracotta!
Opere recuperate grazie all’Arma dei Carabinieri e all’impegno del Mibac



Cratere attico a figure rosse firmato dal ceramografo Euphronios, raffigurante Ercole in lotta contro Kyknos,
inv. provv. NY-SW1. Databile intorno al 510 a.C. Restituito dal Metropolitan Museum of Art di New York nel 2010.



A Roma dall'11 luglio resta in esposizione una straordinaria selezione di testimonianze di arte etrusca, in parte inedite, provenienti dal territorio dell'antica Cerveteri, una delle più fiorenti città fondate dagli Etruschi. Si tratta di lastre parietali figurate e decorazioni architettoniche a stampo in terracotta policroma, provenienti dal dall'antica città di Caere e in parte inedite, che rimarranno esposte alla Centrale Montemartini fino al 2 febbraio 2020. Le opere esposte sono recentemente rientrate in Italia grazie all'azione di contrasto del traffico illegale di reperti archeologici dell' Arma dei Carabinieri e alla diplomazia culturale del Mibac. All'inizio del 2016, infatti, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale hanno recuperato a Ginevra un'ingente quantità di reperti sottratti illegalmente all'Italia: insieme a vasi dipinti della Magna Grecia e a statue romane, è stata rinvenuta una straordinaria serie di lastre parietali e di frammenti architettonici etruschi dalla vivace policromia, accumulati in frantumi in decine di casse, senza più alcun ordine coerente.


Lekythos attica a figure nere con raffigurazione di Ercole in lotta contro gli uccelli stinfalidi, inv. 145137. Databile intorno al 490 a.C. Restituita dal Museum of Fine Arts di Boston nel 2006.






Anfora attica a figure rosse con scena di lotta per il tripode, 480-470 a.C. Restituzione Getty Museum.



Un’attenta attività di studio e restauro condotta dalla SABAP su tali reperti, frutto di scavi clandestini e quindi privi di dati di contesto, ha consentito di riconoscere in un cospicuo numero di frammenti, grazie alle loro caratteristiche tecniche e alla raffinatezza di esecuzione, lastre dipinte etrusche provenienti dall’antica Cerveteri, note finora solo da esemplari presenti in alcune delle più importanti collezioni museali italiane e straniere.
A questo fortunato recupero di opere è seguita la ratifica di un importante accordo di cooperazione culturale internazionale siglato tra il Mibac e la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, che ha comportato il rientro dalla Danimarca in Italia di una consistente ulteriore serie di frammenti di lastre dipinte etrusche, analoghe a quelle trovate a Ginevra.
Una prima fase di studio e ricerca condotta su questi preziosi materiali, datati tra il 530 e il 480 a.C., è culminata in una mostra e in un convegno internazionale di studi organizzati dalla SABAP presso il Castello di Santa Severa (Santa Marinella, Roma) nel giugno 2018, a cui ora fa seguito l’edizione romana della mostra, nella sede della Centrale Montemartini, in un allestimento rinnovato e aggiornato grazie alla presentazione degli ultimi risultati delle ricerche.


Kylix laconica con figure di guerrieri. Attribuita al Pittore della caccia, 550-525 a.C. SABAP RM Met




Kylix attica a figure rosse con figura di giovane atleta, inv. 145144. Attribuita al pittore di Nikosthenes, 510-500 a. C. ca . Restituita dal Getty Museum di Los Angeles nel 2006.



Attraverso l’articolato percorso espositivo, la mostra vuole offrire al pubblico una chiave di lettura il più possibile esaustiva delle terrecotte dipinte etrusche recuperate, suddivise per temi e tipologie (imprese di Ercole e altri miti; la danza; gli atleti e i guerrieri; i contesti; le terrecotte architettoniche) e illustrate da preziosi materiali di confronto, in molti casi inediti, cercando di restituire a questi frammenti, decontestualizzati dallo scavo e dal commercio clandestino, una serie di preziose informazioni che permettano loro di fornire nuovamente il proprio inestimabile contributo alla conoscenza della storia e della produzione artistica dell’antica Caere all’apice del suo splendore culturale.
I pregevoli materiali archeologici di confronto in mostra, utili per corredare e approfondire le tematiche affrontate nelle varie sezioni espositive, sono anch’essi in parte frutto di recuperi effettuati dall’Arma dei Carabinieri, in parte di restituzioni effettuate in base ad accordi internazionali tra il Mibac e prestigiosi Musei stranieri. A questi materiali si aggiunge il contributo fornito da un prezioso nucleo di vasi attici a figure nere e rosse appartenenti alla Collezione Castellani dei Musei Capitolini, normalmente non esposti al pubblico, e scelti per analogia tematica.



Antefissa in terracotta dipinta con Satiro e Menade. Restituzione Getty Museum






Frammenti di lastra dipinta con raffigurazione di uomo armato,
inv. provv. SYM 2017/125. Sequestro effettuato dai Carabinieri TPC al Porto franco di Ginevra



La mostra vuole anche rappresentare, con una sezione appositamente dedicata, il dovuto riconoscimento, nel cinquantenario della sua istituzione, all’infaticabile attività svolta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, impegnato quotidianamente nella sua azione di contrasto al traffico illegale di opere d’arte del nostro Paese.
L’esposizione, a ingresso gratuito per i possessori della MIC, è ospitata ai Musei Capitolini, Centrale Montemartini ed è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla SABAP (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale), con il patrocinio della Regione Lazio.
Progetto scientifico e cura di Alfonsina Russo, Claudio Parisi Presicce, Leonardo Bochicchio, Daniele Federico Maras e Rossella Zaccagnini. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.
Il catalogo è a cura di Nadia Agnoli, Leonardo Bochicchio, Daniele Federico Maras e Rossella Zaccagnini.



Musei Capitolini, Collezione Castellani, inv. Ca 74. Anfora attica a figure nere raffigurante Ercole in lotta con il leone nemeo alla presenza di Atena. Attribuita al Pittore dei Conservatori, 530-520 a. C. ca






Musei Capitolini, Collezione Castellani, inv. Ca 176. Pelike attica a figure rosse con scena musicale. Attribuita al Pittore del Louvre G238. Databile intorno al 470 a.C.


Ricordiamo che la MIC card può essere acquistata da chi risiede o studia a Roma e consente, pagando solo 5 euro, l'ingresso illimitato per 12 mesi nei Musei Civici e nei siti archeologici e artistici della Sovrintendenza Capitolina.

Per maggiori informazioni: www.museiincomuneroma.it



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