Vincent van Gogh,
Wheatfield with
a Reaper, 1889
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Perché Vincent van Gogh si mozzò un orecchio? Qual
era la natura della sua malattia? E perché si suicidò?
Con la prossima mostra On the Verge of Insanity il Van Gogh Museum
incentra per la prima volta la sua riflessione sulla persona di
Van Gogh e la sua condizione psicologica.
Circa 25 dipinti e disegni realizzati nell’ultimo anno e mezzo
della vita dell’artista raccontano, oltre alla sua grande arte, la sua battaglia con la
malattia. Saranno esposti molti prestiti prestigiosi
provenienti da musei internazionali. Il ritratto che Vincent fece
del proprio medico, il Dottor Félix Rey, è un capolavoro
del Pushkin Museum di Mosca, in mostra per la prima volta al Van
Gogh Museum di Amsterdam. Diversi documenti importanti provenienti
dall’Archivio municipale di Arles, mai esposti prima, offrono
una visione del suo stato mentale all’epoca, e della reazione
delle persone intorno a lui. Tra questi documenti troviamo, per
esempio, il rapporto della polizia e la petizione del 1889 firmata
dai residenti di Arles a favore della reclusione dell’artista
all’interno di un ospedale psichiatrico.
“L’incidente dell’orecchio” e il suicidio.
La mostra vuole mettere in evidenza le modalità di manifestazione
della malattia di Van Gogh, come egli la combattesse e cosa scrivesse
in proposito, le reazioni di chi gli stava accanto e l’influenza
che questo stato mentale ebbe sulle sue opere. Il taglio dell’orecchio
e le circostanze del suicidio sono stati ricorrenti oggetto di dibattito
nei 126 anni successivi alla sua morte, e hanno contribuito a plasmare
in modo significativo il mito di Van Gogh. Questi eventi sono esplorati
dettagliatamente nella mostra, che tiene in considerazione una vasta
gamma di interpretazioni circa la sua malattia e la morte, comprese
le molte diagnosi presentate dai medici nel corso degli anni.
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Emile Schuffenecker, Man with a
Pipe (after Van Gogh's Self
Portrait), ca. 1892-1900, chalk on
paper, Van Gogh Museum,
Amsterdam (Vincent van Gogh
Stichting
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Vincent van Gogh, Portrait of Dr
Félix Rey, oil on canvas, January
1889, The State Pushkin Museum
of Fine Arts, Moscow
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Vincent van Gogh,
SelfPortrait as
a Painter
, 1887
1888
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La battaglia di Van Gogh con la malattia
Il cosiddetto “incidente dell’orecchio” attraverso
il quale la malattia si manifestò nel dicembre del 1888,
quando Van Gogh viveva ad Arles, viene ricostruito attraverso testimonianze
oculari e lettere. I dipinti che l’artista completò
immediatamente dopo la degenza in ospedale, come "Ritratto del Dottor
Rey" (Pushkin Museum, Mosca) e "Natura morta con piatto di cipolle"
(Kröller-Müller Museum, Otterlo), mostrano come Vincent
cercò di riprendere in mano la propria vita. Lo stesso Van
Gogh decise, infine, di farsi internare nel manicomio di Saint-Rémy.
Disegni e dipinti di quel periodo, quali "Il giardino del manicomio"
e "Campo di grano dopo la tempesta" (entrambi Van Gogh Museum, Amsterdam),
rivelano la sua battaglia con la malattia e mostrano come il lavoro
di artista fosse diventato la sua unica ancora di salvezza. La sezione
conclusiva della mostra propone gli ultimi dipinti realizzati da
Van Gogh, come "Tre radici" (Van Gogh Museum, Amsterdam), ed è
incentrata sulle circostanze del suo suicidio a Auvers-sur-Oise
il 29 luglio 1890.
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Vincent van Gogh, The Garden of
the Asylum, oil on canvas,
December 1889, Van Gogh
Museum, Amsterdam (Vincent van
Gogh Stichting)
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Simposio sulla diagnosi di Van Gogh
Il Van Gogh Museum organizzerà un incontro con esperti mercoledì
14 settembre 2016, nel quale medici specialisti internazionali e conoscitori
di Van Gogh tenteranno di formulare una diagnosi sulla malattia
dell’artista. Le conclusioni elaborate saranno presentate
il giorno successivo, giovedì 15 settembre, durante un simposio
pubblico ad Amsterdam. Il potenziale ruolo della malattia nelle
sue creazioni sarà messo in discussione, e sarà paragonato
a quello di altri artisti.
La mostra è accompagnata da un volume riccamente illustrato
dal titolo "On the Verge of Insanity". Van Gogh and His Illness di
Nienke Bakker, Louis van Tilborgh e Laura Prins, con la collaborazione
di Teio Meedendorp e Bregje Gerritse. Editore: Mercatorfonds, Bruxelles.
Disponibile in olandese, inglese e francese. Distribuzione internazionale:
Yale University Press, Actes Sud.
Orari d’apertura prolungati
La mostra, che prevede orari d’apertura
prolungati, potrà essere visitata da venerdì 15 luglio
a domenica 25 settembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, il venerdì
fino alle 22.00.
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Vincent van Gogh, Still life with a
plate of onions, beginning of
January 1889, oil on canvas,
January 1889, Coll. KröllerMüller
Museum, Otterlo
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